La parità
Per le donne nel pubblico impiego l'età per la pensione passerà da 60 a 61 anni dal prossimo 1° gennaio. Proseguirà l'aumento di un anno ogni biennio (secondo scatto nel 2012) fino ad arrivare all'età di 65 anni che è quella già prevista per gli uomini. I risparmi conseguiti dalla riforma così concepita confluiranno al Fondo strategico per il paese a sostegno dell'economia reale istituito a Palazzo Chigi. In questo modo si dà attuazione a una sentenza della Corte di giustizia europea.
Aspettativa di vita
Per le finestre si prevede che dal 1 gennaio 2015 i requisiti per l'età anagrafica siano adeguati all'incremento della speranza di vita accertati dall'Istat, con riferimento al quinquennio precedente. La prima "finestra" riferita al 2010-2015 non potrà slittare oltre i tre mesi.